La distribuzione standard e quella online
Uno dei principali problemi che si pongono oggi gli imprenditori è quello di come preservare i rapporti consolidati con i propri grossisti, distributori o agenti.
Non è un probelma da poco, da un lato “garantire” a chi fa fatturato un corretto approccio al mercato con un pricing controllato, dall’altro escludere i mercati online che garantirebbero fatturati forse più consistenti rispetto alla distribuzione standard. Fa gola a molti imprenditori l’idea di poter vendere direttamente ai clienti finali a un prezzo sicuramente più competitivo rispetto alla filiera standard che ad ogni passaggio fa lievitare il prezzo al cliente finale, tuttavia, quasi sempre, i limiti sono insuperabili o quantomeno hanno costi altissimi, basti pensare, banalmente, ai gestionali calibrati per la fatturazione in BtB e non al cliente finale.
Il doversi strutturare per far fronte alle richieste di informazioni pre e post acquisto dei clienti finali magari che provengono da diverse parti del mondo e la predisposizione al rischio concreto di compromettere i rapporti con chi fino ad oggi ha garantito i fatturati, sono il freno più importante all’approdo al mondo dell’online.
Questi sono solo alcuni dei limiti che i principali produttori italiani riscontrano.